Mentre al Senato si consumava la crisi politica italiana, ieri sera mi è caduto l’occhio su una corrispondenza da Londra di Luigi Ippolito per il “Corriere”, oggi nell’edizione cartacea. L’attacco mi ha lasciato perplesso: <Non sarà un maschio bianco il prossimo primo ministro britannico: la scelta è fra un indiano e una donna>. Maschio non bianco? Indiano? Cioè un inglese figlio di immigrati indiani può essere così definito? Non sono un patito del politicamente corretto. Anzi, lo detesto. Per me un cieco non è un non vedente, ma semplicemente un cieco. Ma un politico conservatore inglese non è solo un inglese?
Comunque, l’alternativa era che, per succedere a Boris Johnson, corressero due “donne bianche” – Penny Mordaunt e Liz Truss -, visto che di maschi ce n’era in corsa solo uno, il non bianco ex cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak.
Al di là delle definizioni del collega, quello che mi interessa è la notizia. Cioè come funziona il sistema politico britannico. Oggi, mentre si attende Draghi alla Camera e poi al Quirinale, vale la pena ripassare.
È dunque accaduto che i Conservatori, che in Parlamento hanno la maggioranza assoluta, devono scegliere il successore del dimissionario. <Alla fine, Sunak ha ottenuto 137 preferenze, Truss 113 e Mordaunt 105. A questo punto – spiega Ippolito – la parola passa ai circa 200 mila membri del partito, che voteranno per posta nel corso del mese di agosto: il vincitore (o la vincitrice) verrà annunciato alle 12.30 (ora di Londra) del 5 settembre. Il giorno dopo ci sarà il passaggio di consegne con Boris Johnson>. Fine. La Gran Bretagna avrà un nuovo premier.
Ecco. Io vorrei un sistema come questo. Se non c’è una maggioranza si vota. Se c’è, il partito che la esprime sceglie il premier, facendo votare i parlamentari nelle primarie e poi gli iscritti. Una democrazia perfetta non esiste in natura. Anche questa non è perfetta. Ma meglio della nostra sicuramente.
Non so chi sarà il nuovo premier britannico. E in fondo neppure mi interessa. Credo che i conservatori abbiano sbagliato sostenendo la Brexit. Sono stati divisi. Johnson era tra gli estremisti. Ora spunta una donna bianca che era contraria. Sembra infatti che Liz Truss possa farcela. Non ho capito bene perché da un pezzo un po’ sconnesso, ma resta il fatto che a Londra non si intravvedono disperazioni.
Secondo Ippolito, che sintetizza le percezioni popolari, la Mordaunt aveva il difetto di essere contraria al gender e, contestualmente, troppo progressista. Mah… Sunak ha il difetto di essere troppo centrista e di aver sposato un’ereditiera indiana. La Truss sarebbe troppo conservatorice e liberista, oltre che un po’ “strana”. Decideranno i conservatori, che a loro volta hanno un difetto: sono un <campione ristrettissimo dell’elettorato e ben poco rappresentativo: gli iscritti conservatori sono infatti in maggioranza maschi bianchi benestanti di mezza età>. Questa del bianco è decisamente una fissa. Comunque, se gli iscritti sbaglieranno, i Conservatori perderanno le prossime elezioni. Com’è normale.
Mentre tramonta la nostra peggiore legislatura, star lì a criticare gli inglesi mi parrebbe paradossale. È vero, votarono contro Churchill che aveva vinto la guerra. Sono strani. Noi che ci siamo sorbiti Conte e Casalino, invece, siamo normali.
Intanto cerco di capire perché Draghi si sia ostinato a non cambiare il perimetro della maggioranza… Errore da inesperienza o strategia?