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Il fascismo nella storia d’Italia: tre giornate di studio

Settembre 30, 20227
Nel centenario della marcia su Roma era inevitabile un fiorire di iniziative, non solo editoriali d’occasione. Talune inutili, persino dannose per la loro superficialità. Altre, di carattere strettamente scientifico, persino necessarie. Una cosa è la storiografia, un’altra il gossip.
Nei giorni 14, 21 e 28 ottobre 2022 si terrà, in tre distinte sessioni, si terrà il Convegno “Cent’anni dopo. Il fascismo nella storia d’Italia”, promosso dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, dall’Università di Siena, dall’Università Guglielmo Marconi di Roma e dal Centro di Ricerca Interdisciplinare sulla nascita, sviluppo e caduta dei Totalitarismi Europei del ’900 (CRITE) della UNINT di Roma. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Roma e realizzata grazie al contributo della Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura.
I lavori del Convegno saranno trasmessi in streaming sui canali Facebook e YouTube della Fondazione.

La prima sessione, intitolata “Gli Interlocutori e i Temi”, si terrà a Roma, nella Sala conferenze della Fondazione in Piazza delle Muse, 25, il 14 ottobre. La prima parte (ore 9,30), su “Gli Interlocutori”, vedrà, sotto la presidenza di Giuseppe Parlato, la partecipazione di: Gerardo Nicolosi (Il Liberalismo), Andrea Ungari (La Monarchia), Giovanna Tosatti (Lo Stato) e Andrea Ciampani (La Chiesa).
La seconda parte (ore 15,00) su “I Temi”, presieduta da Gianni Scipione Rossi, vedrà la partecipazione di: Paolo Nello (La politica estera), Fabrizio Amore Bianco (Il corporativismo e l’economia), Mario Toscano (Razzismo e antisemitismo: un bilancio storiografico), Francesco Perfetti (Dallo Statuto alla Camera dei Fasci) e Giuseppe Parlato (Destra/Sinistra: l’essere e il voler essere).

La seconda sessione, “La Cultura e i suoi Protagonisti, l’Eredità”, si terrà all’Università di Siena il 21 ottobre. La prima parte (ore 9,30), su “La Cultura e i suoi Protagonisti”, vedrà la partecipazione di: Gerardo Nicolosi, a presiedere i lavori, Giovanni Belardelli (La cultura italiana e il fascismo), Alessandra Tarquini (Giovanni Gentile e il fascismo), Nicola D’Elia (Giuseppe Bottai, le Leggi razziali e i rapporti italo-tedeschi), Danilo Breschi (Il fascismo secondo Ugo Spirito) e Barbara Bracco (Gioacchino Volpe e la contemporaneità nell’Italia fascista).

Per la seconda parte (ore 15,00) su “L’Eredità”, presieduta da Patrizia Gabrielli, parteciperanno: Simona Colarizi (La transizione dalla dittatura alla democrazia), Antonio Varsori (I diplomatici italiani dal fascismo alla Repubblica: continuità o rottura?), Giovanni Orsina (Il “vario anti-fascismo” nell’Italia repubblicana), Giuseppe Pardini (Il neofascismo) e Roberto Chiarini (L’irrisolta conciliazione di memoria e identità nella destra italiana).

La terza e ultima sessione, intitolata “Le Interpretazioni Oggi”, prevede per il 28 ottobre alle ore 9,30, all’Università Guglielmo Marconi di Roma, una tavola rotonda che vedrà dialogare, sotto la presidenza di Andrea Ungari, Alessandro Campi, Ernesto Galli della Loggia, Dino Cofrancesco, Gianfranco Pasquino, Giuseppe Vacca e Renato Moro.

7 comments

  • Cesare Manfroni

    Settembre 30, 2022 at 6:28 pm

    Caro Gianni, complimenti . Ottima iniziativa per una analisi seria di un periodo della nostra storia per favorire la conoscenza non distorta dalla demagogia imperante. La tua presenza è una garanzia di indipendenza e di rispetto della veritá. Ho inserito l’evento in calendario , mi auguro di essere presente .

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    • Gianni Scipione Rossi

      Settembre 30, 2022 at 6:34 pm

      Caro Cesare, relatori di altissimo livello. Mi farebbe piacere. Ciao

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  • Giuseppe Lalli

    Ottobre 3, 2022 at 7:16 pm

    Iniziativa seria, con taglio scientifico e non propagandistico. Ci sono molte espressioni da chiarire. Una di esse è “memoria condivisa”.
    Con buona pace di tanti antifascisti di professione, essa non significa condivisione di giudizi sul passato, ma consapevolezza che il passato di una nazione, quale che sia stato, appartiene a tutti i connazionali.
    La riflessione storica deve aiutare a spiegare, non fungere da tribunale dove si dichiarano sentenze inappellabili. Il Fascismo prima si capisce e poi si condanna.

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    • Gianni Scipione Rossi

      Ottobre 3, 2022 at 7:37 pm

      👍

      Reply

    • Gianni Scipione Rossi

      Ottobre 4, 2022 at 10:10 pm

      Credo di sì, comunicherò quando certo

      Reply

    • Gianni Scipione Rossi

      Ottobre 6, 2022 at 9:26 am

      Si, i lavori saranno trasmessi in streaming sui canali Facebook e YouTube della Fondazione

      Reply

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