GIORNALISMO · ATTUALITÀ · STORIA
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Gadda, Montale e il fascismo

Dei percorsi biografici e intellettuali di Carlo Emilio Gadda ed Eugenio Montale lo storico Pier Giorgio Zunino si era largamente occupato già nel monumentale La Repubblica e il suo passato. Il fascismo dopo il fascismo, il comunismo. La democrazia: le origini dell’Italia contemporanea (il Mulino, Bologna 2003, pp. 784) e anche altrove. Un libro denso, un po’ erratico, a...

“Il mare, si vede il mare!”

Qualche anno fa, a Viterbo, nella sala di lettura della Biblioteca comunale degli Ardenti, sfogliavo, purtroppo in fotocopia, le pagine del settimanale cattolico “Il Padre di Famiglia”. Arrivato all’11 aprile 1875, vedo un trafiletto in cui si dà conto della costituzione di un Comitato per gli ospizi marini, presieduto dal sindaco Giacomo Lomellini d’Aragona. Tra...

Vita-Finzi e le delusioni della libertà

«Di fronte ai molti mali che affliggono, ai molti pericoli che insidiano, ai molti scandali che avviliscono la difficile vita politica del nostro paese, libera sì ma contraddittoria e imperfetta come tutte le cose umane, è sempre possibile che malgrado le tristi esperienze del passato risorgano in nuova veste l’aspirazione alla dittatura e la tentazione...

Quando le carte non parlano abbastanza

Se un saggio s’intitola Il Gran Consiglio contro gli ebrei. 6-7 ottobre 1938: Mussolini, Balbo e il regime, se è pubblicato da il Mulino, se l’autore è un attento studioso della materia come Giorgio Fabre, ti aspetti grandi novità. Novità in grado di cambiare in modo significativo quel che sappiamo sulla genesi della Dichiarazione sulla...

Gli italiani vittime di Stalin

Chi se lo ricorda Saro Urzì, attore, catanese del 1913, scomparso nel 1979? Novantatre film in carriera. Il primo, Il sogno di Butterfly, di Carmine Gallone, nel 1939. L’ultimo Giovannino, di Paolo Nuzzi, nel 1976. In mezzo, nel 1965, Il compagno don Camillo, di Luigi Comencini. Il film che chiude la serie di Don Camillo...

Reporter col cilindro nell’Italia che fu

Giorni fa passavo per via del Corso, a Roma, costeggiando palazzo Marignoli. Al civico 180, a due passi da piazza Colonna e da Palazzo Montecitorio, hanno aperto un Apple Store. Quei locali erano chiusi da tempo. I lavori sono stati fatti in sordina, durante la pandemia. Bene, mi son detto. Un po’ di vita. Poi...

“Perché l’umanità non può finire”

Mi è capitato tra le mani – a volte accade – un libro di quelli che si definiscono di modernariato. Non è antico, e neppure banalmente vecchio. È una via di mezzo. Ed essendo una via di mezzo non ha un valore commerciale rilevante. Se lo trovi su una bancarella o su ebay, te la...

Nazione pop, da Mazzini a Giorgio Gaber

Non vincemmo i Mondiali, in quel 1990. Si giocava in casa, negli stadi vestiti di nuovo. Eppure non bastarono i gol di Schillaci. Come non bastò Maradona all’Argentina. Solo terzi. Una grande delusione. Veramente grande, a ripensarci. Ci si sperava. L’Italia era in crisi, e quando si è in crisi ci si attacca a tutto,...

Lidia Poët e la fiction “scandalosa”

Probabilmente non avrei mai visto su Netflix la serie La legge di Lidia Poët, se Aldo Grasso non ne avesse parlato male sul “Corriere”. Non proprio una stroncatura, ma ci è andato vicino. Fin dal titolo: Rivive Lidia Poët. Non basta il fascino di Matilda De Angelis (22 febbraio). In sostanza salva solo la protagonista,...

La nazione della destra. Ma quale?

La questione della nazione non è solo italiana. Storicamente non appartiene solo alla destra politico-culturale. Così come il concetto di patria. Le interpretazioni solo tante, diverse tra loro e non marginalmente. Alessandro Campi, frequenta il tema dai tempi del suo Nazione (il Mulino, 2004) e ha continuato a frequentarlo con assiduità. Ci torna, ora, prestando particolare...