Gli spicci di Blinken (e di Putin)
Poteva arrivare da Mosca, invece è stata recapitata da Washington la “bombetta” sulle elezioni. Perché? Perché proprio il 12 settembre il segretario di Stato Antony Blinken ha ritenuto opportuno inviare un report “sensibile”, non “segreto” o almeno “classificato”, alle ambasciate americane di mezzo mondo? Se proprio dobbiamo indossare l’abito del complottista, a questa domanda –...